Alberto Trentini arrestato in Venezuela, la madre accusa il governo: “Tutto tace”

Alberto Trentini è stato arrestato in Venezuela otto mesi fa. La madre di Trentini ha denunciato pubblicamente il silenzio del governo italiano, sollecitando un intervento diretto da parte della premier Giorgia Meloni.
Il caso di Alberto Trentini e la situazione dei detenuti italo-venezuelaniAlberto Trentini, 45enne originario di Venezia, è stato arrestato in Venezuela mentre svolgeva attività per conto della Ong “Humanity & Inclusion”, un’organizzazione internazionale impegnata nell’assistenza alle persone con disabilità.
Le autorità locali hanno comunicato che Trentini gode di buone condizioni di salute, sebbene sia detenuto in isolamento in una struttura carceraria situata nella periferia della capitale. L’accusa che grava su di lui è quella di terrorismo.
La situazione di Trentini non è unica: altri otto cittadini italo-venezuelani, tra cui ex parlamentari e figure politiche di rilievo, si trovano in condizioni simili di detenzione nel paese.
Schlein sollecita un impegno concreto per la liberazione di Alberto TrentiniLa segretaria del Pd, Elly Schlein, ha dichiarato che il suo partito continua a sollecitare, come fatto nei mesi precedenti, ogni possibile sforzo per ottenere la liberazione di Alberto Trentini, sottolineando che l’unica “colpa” del cooperante è stata quella di mettere la propria generosità al servizio di chi si trova in difficoltà nel mondo.
Durante il sit-in di ieri mattina davanti al tribunale di Roma, dove era in corso l’udienza per l’omicidio Regeni, Schlein ha ribadito che il silenzio finora mantenuto non può proseguire e che è necessario un impegno concreto da parte del governo e di tutte le autorità competenti.
“Sono passati otto mesi, il governo svizzero si è impegnato per la liberazione di chi era in carcere con Alberto Trentini e ha raccontato di indicibili sofferenze all’interno di questo carcere. E’ una situazione che non può essere tollerata un minuto di più. Ribadiamo al governo una richiesta di impegno concreto”.
A otto mesi dall’arresto di Alberto Trentini in Venezuela, accusato di terrorismo e cospirazione, la madre del cooperante detenuto a Caracas ha rivolto un nuovo appello per ottenerne la liberazione, criticando duramente la premier Meloni.
Lo scorso ottobre era impegnato in Venezuela per conto dell’organizzazione, quando è stato fermato durante un viaggio di lavoro da Caracas a Guasdualito, nel nord-ovest del paese; con lui è stato arrestato anche l’autista della ong che lo accompagnava.
La madre, Armanda Colusso, aveva ricevuto comunicazioni da Alberto mentre si trovava ancora all’aeroporto di Caracas, ma da quel momento non ha più avuto sue notizie. La Farnesina segue il caso con discrezione, tuttavia per la famiglia il tempo è ormai critico e l’angoscia cresce. Colusso ha spiegato che non ricevono aggiornamenti certi e ha definito la situazione “umanamente insostenibile”.
“Oggi sono otto mesi esatti che mio figlio Alberto è in prigione ma tutto tace e tace anche la nostra presidente del Consiglio. Questo silenzio per me e la mia famiglia è insostenibile, il nostro Governo deve attivarsi come ha fatto quello svizzero con il compagno di prigionia di mio figlio che è stato liberato da poco ed ha raccontato alla stampa le terribili condizioni di detenzione in cui si trova ancora Alberto“.
Poi, la donna ha sottolineato:
“Non vogliamo attaccare, ma chiedere rispetto. Alberto è un cittadino italiano e ha diritto a ogni sforzo possibile per essere liberato”.
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